トチノキの美しい沿岸砂丘の横にある散策


Le dune di Passoscuro sono un bellissimo ambiente dunale di circa tre chilometri, attraversato dalle foci di due corsi d’acqua (il Fosso Cupino a nord e il Rio Palidoro più a sud).
L’ambiente di queste dune è eccezionale ma anche molto fragile, ecco perchè andrebbero tutelate con tutti i nostri sforzi.

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Le dune si formano per l’azione dei venti che soffiando dal mare verso l’entroterra, nei tratti dove le onde urtando contro promontori, isolotti o scogliere infralitorali perdono energia cinetica e depositano la sabbia.
Le dune non sono strutture statiche, sono instabili, sono soggette a continui spostamenti e ridimensionamenti causati dalla direzione e dalla forza del vento.
Generalmente il versante della duna esposto a mare è maggiormente colpito dall’azione erosiva del vento, mentre il versante protetto si accresce per l’accumulo dei granelli di sabbia. La sabbia inizia ad accumularsi quando incontra le rocce o le piante. La vegetazione ha quindi una fondamentale importanza per la formazione delle dune costiere, poiché crea un impedimento per l’avanzamento della sabbia verso l’entroterra.

Gli ambienti di spiaggia presentano condizioni difficili per la sopravvivenza degli organismi vegetali dovute a più fattori, quali la forte salinità delle sabbie, la mancanza di acqua dolce, il vento costante e la povertà di sostanze nutritive.
Ecco perchè appaiono ancora più interessanti e straordinarie la flora e la fauna di questo ecosistema.

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Il cordone dunale è di bassa altezza, ma ricchissimo di specie vegetali tipiche di questi ambienti, le psammofile. Si possono ancora trovare popolazioni di specie erbacee spinescenti , prevalentemente l’eringio marittimo (Eryngium maritimum) e qualche individuo di finocchio spinoso del litorale (Echinophora spinosa), oltre ai bellissimi gigli di mare (Pancratium maritimum), che si accompagnano qua e là ad esemplari di zigolo delle spiagge (Cyperus kalli). Non mancano la camomilla marina (Anthemis maritima), la santolina delle spiagge (Othanthus maritimus), il vilucchio marittimo (Calystegia soldanella) e il ravastrello (Cakile maritima).
Tutte specie che in primavera consentono di ammirare la splendida fioritura delle dune.

Il fratino, un importante piccolo abitante delle dune

Il fratino, un importante piccolo abitante delle dune

Le dune sono anche un importante luogo per le numerose specie di uccelli marini e limicoli (cioè quelli che frequentano e si nutrono in ambienti umidi e paludosi, come aironi e garzette) che frequentano questo luogo, e che possono essere osservati intorno alla foce del Rio Palidoro soprattutto alle prime luci dell’alba.
Da non dimenticare poi il Fratino, un piccolo volatile che nidifica a febbraio-marzo tra i materiali vegetali spiaggiati sulla duna embrionale. Quest’uccello è un ottimo indicatore qualitativo dell’ambiente dunale, anche se oggi è sempre più in pericolo a causa delle modificazioni del suo habitat naturale. Purtroppo, oltre che vedersela con gabbiani, corvi, canidi e altri mammiferi predatori, deve vedersela anche con l’uomo, che spesso distrugge e disturba il suo ambiente o semplicemente calpesta le sue uova camminando.

Vogliamo concludere con questa bella frase presa a prestito dal sito del Comitato Rifiuti Zero Passoscuro:
Le Dune di Palidoro sono un tesoro storico e naturalistico del nostro territorio e meritano rispetto e attenzione.
Purtroppo l’indifferenza, l’incuria, l’aggressività e l’inciviltà degli uomini le stanno trasformando in una zona predata e meta di discaricatori abusivi.
Curiamole e amiamole, invece di degradarle, e sapranno ricompensarci con la bellezza che solo la Natura ci può donare.

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