Ci troviamo sul litorale a nord di Roma al chilometro 30 della via Aurelia, in un paesaggio rurale di suggestione e bellezza.
Il Borgo di Palidoro è un luogo risalente al 1500, i cui edifici erano di proprietà della famiglia Muti e ceduti successivamente alla sorella di Papa Sisto V.
Il nome deriva dal termine latino paritorium (rovina) ed è riconducibile ai resti di un ponte romano a due arcate su cui venne innalzato un castello, di cui si ha traccia a partire dal XV secolo.
Nel 1900 la proprietà del borgo passa all’Ospedale del Santo Spirito in Sassia che lo trasforma in una prospera azienda agricola.
Il borgo ancora oggi conserva molto bene la struttura originaria con la presenza di una torre cilindrica e da roccaforti, visibili sugli angoli di uno degli edifici.
Visibile al centro della piazza la monumentale chiesa dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo, costruita su resti di una struttura risalente al 1700 durante il pontificato di Pio VI.
La facciata ha uno stile classico con la sua imponente finestra centrale e sulla porta è sormontato un grosso scudo su cui vi sono scolpite le insegne di Papa Pio VI.
Su alcuni tratti della piazza e delle vie del borgo è possibile ancora scorgere il mattonato originale sul pavimento.
L’interno della chiesa è costituito da un unica navata con copertura a botte, scandita lungo il perimetro da eleganti paraste.
L’opera commissionata dal commendatore dell’ospedale di Santo Spirito Monsignor Francesco degli Albizi è stata realizzata nel 1788 dal pittore Antonio Cavallucci da Sermoneta.
Nel presbiterio rialzato, protetto da una balaustra decorata con la doppia croce emblema dell’Ospedale di Santo Spirito, vi è il pregevole altare marmoreo dominato dalla pala d’altare raffigurante lo Spirito Santo che discende sui Santi Giacomo e Filippo.
Questo posto tutt’ora rappresenta un punto focale per i viaggiatori che percorrono la via Aurelia ed è uno dei posti conservati al meglio in questa zona.
Testo e video di Giuseppe Conzo